Cartelle equitalia

Come uscire dai debiti con Equitalia (oggi A.d.E.R)

Come nascono le Cartelle Equitalia

Ritrovarsi indebitati con Equitalia (o meglio con l’Agenzia delle Entrate Riscossioni) avviene quando non si è pagato:

  • un bollo auto 
  • una rata di qualche imposta comunale 
  • qualche F24 di INPS, IVA o INAIL

Questi debiti si possono trasformare in cartelle esattoriali. 

Avere debiti con banche o finanziarie è diverso rispetto ad averne con lo stato, perché con i primi si contrae un debito volontariamente (richiedendo in filiale un prestito o un mutuo), mentre con le finanze dello stato non succede così. A volte può capitare di trovarsi un debito di cui non si conosceva l’esistenza.

Quando è possibile estinguere il debito con Equitalia (Agenzia delle Entrate Riscossione - A.d.E.R)?

Il motivo per annullare il debito con Equitalia è riconoscere che ciò che ti viene richiesto non è dovuto.

Per ottenere la cancellazione del debito, o anche la cancellazione totale del debito, tramite Equitalia, puoi adottare alcuni approcci, ma ricorda che ogni situazione di debito o sovraindebitamento di Equitalia è diversa dalle altre situazioni, quindi devi prestare molta attenzione a quale strada scegli di percorrere.

La stessa Agenzia delle Entrate ha precisato che si può chiedere la cancellazione del debito riportato nell’atto rivolgendosi al creditore, al giudice o facendo da tramite con la persona che deve ricevere il pagamento (anche con INPS, comune etc).

Per sapere se si è in questa condizione sé necessaria l’assistenza di professionisti specializzati in ricorsi alla commissione tributaria, perché solo tramite delle analisi particolari e molto puntigliose sarà possibile stabilire se si ha o meno il diritto ad ottenere l’annullamento di questo debito.

Cartelle esattoriali

Alcune volte gli importi delle cartelle esattoriali possono essere dovuti a degli errori di calcolo.
In questi casi sarà semplice estinguere il debito.

Cosa si intende per “importo non dovuto”?

L’importo richiesto può essere causato da calcoli errati (cosa che spesso accade!) o riferirsi a tasse già pagate.

Ci sono poi altre situazioni in cui questi debiti non sono da pagare. Per esempio a causa di un errore di notifica o perché sono stati notificati per “fuori tempo massimo”, quindi i debiti sono caduti in prescrizione, cioè “scaduti”.

Quando vanno prescritti i debiti con Equitalia?

Ciascun tipo di debito ha un tempo diverso, vediamo:

10 ANNI

Per prescrizione di IVA e IRPEF

5 ANNI

Per prescrizione di IMU o contributi INPS e INAIL

3 ANNI

Per prescrizione di Bollo Auto

Non tutti sanno che i termini della prescrizione possono essere però interrotti.  Ovvero, il creditore (Equitalia ) ha modo di poter “allungare la data di scadenza”. 

Per interrompere i tempi di prescrizione del debito, quindi per evitare che una cartella “scada” basta che l’ente ti invii una raccomandata in cui ti ricorda che hai quel debito e che lo devi pagare.

Attenzione!

Se in una cartella è presente un debito prescritto  (quindi “scaduto”) è un debito che NON SI DEVE PAGARE.

Se per caso ci troviamo ad aver pagato l’importo “non dovuto” ad Equitalia, non potremo più chiedere che ci venga rimborsato.

Si può fare il Saldo e Stralcio con i debiti Equitalia?

Il Saldo e Stralcio è praticamente una “trattativa” tra debitore e creditore, in cui si propone una somma immediata per il saldo del debito che si riduce di una percentuale. Con l’accordo tra le parti si ottiene uno stralcio del debito che viene subito saldato.

Un Saldo e Stralcio con Equitalia – così come dovrebbe essere inteso e come in molti sperano di ottenere – non si può fare.

Per poter fare una tale “trattativa” serve avere un dialogo con il creditore ma quando si dialoga con Equitalia – l’agenzia delle entrate riscossione – non si dialoga con una persona fisica. Nessun funzionario dell’ente pubblico (quindi dello stato) può decidere liberamente se e di quanto diminuire un debito a qualcuno.

Negli scorsi anni ci sono state delle manovre dello stato che hanno permesso ai debitori di poter uscire dai debiti. Non con una vera e propria trattativa con i contribuenti indebitati, ma con dei parametri già stabiliti. Per cui si è ridotto il debito togliendo gli interessi e programmando un piano di rientro (la cosiddetta Rottamazione), oppure si è ridotto il debito con delle percentuali che variano in base all’ISEE e si sono stabilite delle rate da rispettare (il vero saldo e stralcio delle cartelle).

Quali sono i tre passaggi per gestire un debito con Equitalia?

11

Preparare i documenti dell'esecutato

Rivolgiti a un’agenzia presentandoti con i documenti dell’esecutato (la delega, il documento d’identità e il codice fiscale). Con questa documentazione potrai richiedere la situazione debitoria dell’esecutato e avere un quadro completo della cifra totale del tuo debito.

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Distinguere i debiti sugli immobili e sulla persona

Richiedere al funzionario quali cartelle gravano sull’immobile e quali cartelle gravano sulla persona. Questo è fondamentale per il terzo passaggio.

33

Richiesta rateizzazione

Chiedere una rateizzazione a Equitalia per la parte che grava sulla persona.

Spesso chi aiutiamo non ha mai a che fare solo con le cartelle esattoriali ma ha anche rate di finanziarie, mutui, debiti con carte di credito o con fornitori da gestire.
NON DEVI SENTIRTI SOLO E PERSO.

Non farti prendere dallo sconforto. Tutto si può risolvere se ti affidi a professionisti specializzati e con esperienza.

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